Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Grotta della Briga - grotta continua

Un altro pezzo di grotta guadagnata 


ancora avanti per una risalita, un meandro, una strettoia, un buco nel 'pavimento' e un pozzo misterioso

Resoconto Alessandro Vernassa

Briga 29 gennaio 2020 Andrea Marchese, Alessandro Vernassa, Maurizio Rizzotto (Jack), Fabio Mariani, Simone Baglietto ore 10:00 parcheggio Briga, ci dividiamo in due squadre. Alessandro V.(io), Alessio, Andrea scaviamo in un buco che si trova sulla verticale della poligonale della Priamara. Jack e Fabio entrano alla Briga per finire di armare la parte esplorata. Il buco è interessante, si sviluppa nell'interstrato ed è ostruito di terra abbastanza morbida e sassi. Intorno alle 14:30 decidiamo comunque di raggiungere la sqiuadra d'armo all'interno della Briga. Raggiungiamo la d'armo che stava ritornando indietro non avendo visto il "passaggio segreto", una strettoia controintuitiva che porta ad una saletta dove la volta precedente avevamo interrotto le esplorazioni. Si trova alla sommità della risalita proprio dove questa sembra chiudere inesorabilmente. Decidiamo di provare ad allargare il passaggio dove là ci eravamo fermati, un buco sul soffitto quasi invisibile. Fabio riesce ad allargare il passaggio in pochi minuti. Riesce a passare, attraversa un meando ed arriva ad una comoda sala molto concrezionata. All'interno si trova guano di pipistrello e una strettoia ascendenta fa intuire una possibile prosecuzione. È probabile ci sia un altro ingresso più in alto, tuttavia siamo ancora lontani dall'esterno. Il pavimento della sala è concrezionato, al centro un buchetto di pochi centimetri mi incuriosisce. La Briga e la priamara mi hanno abituato a trovare le prosecuzioni nei punti più controintuitivi. Decido di provare ad allargarlo nonostante lo scetticismo di chi mi sava a guardare. Ci raggiungono gli altri. Andrea continua ad allargare il buco con mazzetta e demplitore fino a riuscire a passare. Proprio sotto la saletta parte un pozzo largo, impossibile da scendere in libera ma non abbiamo corde. Tiriamo il sasso, sembra andare giù parecchio. Rileviamo tutto e sondiamo il pozzo col DiostoX. a -12 un cambio di pendenza non ci permette di misurarlo completamente. Decidiamo di uscire. Incontriamo Simone che nel frattempo era entrato con altro materiale per rendere la parte esplorata più agibile. Usciamo intorno alle 19:30. Pizzeria, casa, nanna... una montagna di attrezzatura da lavare...

 

Resoconto Jack (Mauriszio Rizzotto) 29/12/2021

Partecipanti: Jack (martel), Fabio Mariani, Simone Baglietto (borgio verezzi), Alessandro Vernassa, Alessio Spada e Andrea Marchese (Ribaldone) 

Continuano le esplorazioni nella grotta della Briga, seguendo l'idea che questa sia un ulteriore ingresso della Priamara. 

Un po di storia: questa grotta è stata scoperta dal maestro De Santis ed é stata resa transitabile dall'impavido ballerino Billy: le punte sono state diverse e in giorni e orari particolari, come giorni infrasettimanali ed orari dopolavoro notturni.... La partecipazione è sempre stata mista di gruppi diversi tutti liguri tra cui ribaldone, martel, borgio verezzi, issel e bolzaneto... 

Ci si ritrova nel parcheggio, si prepara il materiale e si formano le due squadre, la prima composta interamente dal ribaldone, le tre A, con l obiettivo di scavare e allargare un buco in quella zona, ed una composta dalla coppia mista martel e bolzaneto per rendere maggiormente fruibile la grotta, allargando dove possibile e aggiungendo corde di sicura .... Entriamo, la grotta inizia con uno scivolo tutto impostato sulla stessa frattura con alcuni salti di qualche metro, rimane sempre particolarmente stretta e molto fangosa, utilizziamo naturali non molto solidi, ma la particolare litologia non permette ancoraggi molto sicuri, utilizziamo un multimonti (su 4 disponibili) nei rarissimi punti dove le colate di concezione rendono la roccia leggermente più consistente (la roccia dandogli un calcio si sgretola), arriviamo sul fondo più basso, li vediamo un pozzetto completamente ricoperto di fango, decidiamo di non entrarci perché Alessandro all ultima punta ci ha avvisati che presenta un tappo di fango alla base e che la mancancanza di circolazione d aria ha formato sacche di anidride carbonica.... Soprannominata la saletta della morte.... In quel punto la direzione cambia e bisogna risalire una trentina di metri su corda, gli ancoraggi rimangono ancora da rivedere.... Ci raggiungono le 3A e si va nel punto in esplorazione, in testa pozzo una strettoia ci porta in una saletta, da lì passaggio  stretto e tecnico opportunamente mazzettato ma ancora da migliorare ci ha fatto entrare in una saletta che finalmente si può chiamare grotta, parete completamente concrezionata e una vela davvero maestosa.... In quella sala il fiuto di vernassa non sbaglia, due punti, una risalitina da allargare potrebbe portare ad una ulteriore uscita in superficie (siamo abbastanza vicini), mentre un buchetto sul terreno ci indica la prosecuzione della grotta, lo allarghiamo e lo passiamo, da lì, pozzo di almeno 20/30 metri in verticale..... Finito il materiale si tornerà la prossima volta.... Tornando indietro incontriamo Simone, che nel frattempo ha migliorato il primo tratto, allargando dove stretto, aggiungendo un traversino e qualche staffa.... Consueta pizza post grotta con tanto di scavo del limone ripieno e ritorno in nottata.... 

La briga continua

Viva I gruppi speleologici liguri

 

 

 

 




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